Ci sono storie individuali di sofferenza legate allo scandalo delle adozioni illegali in alcuni Paesi tra gli anni ‘70 e gli anni ‘90 dello scorso secolo, una vicenda denunciata dal Consiglio federale che in un rapporto pubblicato lo scorso dicembre ha sottolineato le lacune nei controlli dell’epoca.
Tra gli Stati coinvolti in questa vicenda spicca l’India ed è proprio lì che si è recata Vidya Philippon: questa giovane donna, adottata nel 1998 e residente nel Vallese, è andata a Mumbai con la speranza di ritrovare la madre biologica, fino ad ora sconosciuta. Per portare avanti le ricerche la ragazza ha speso - finora invano - circa 20’000 franchi.
La ragazza, nata nel 1996 a Mumbai, ha spiegato che sua mamma non ha potuto tenerla poiché era nata “fuori dal vincolo del matrimonio”; perciò la affidò a un orfanotrofio quattro giorni dopo il parto e dopo un anno e mezzo circa fu adottata da una coppia di cittadini elvetici.
Migliaia di adozioni irregolari in Svizzera
Telegiornale 08.12.2023, 20:00
La giovane spiega che quando è arrivata nella megalopoli indiana si è recata subito nel quartiere dove viveva la madre all’epoca, ma la delusione è stata forte quando si è scoperto che tutti i palazzi dell’area erano stati demoliti. Le autorità non hanno conservato traccia degli spostamenti delle famiglie che vi abitavano, ragion per cui non è dato sapere dove si sia trasferita la madre di Vidya.
Tuttavia, spiega la giovane, nei documenti dell’orfanotrofio era citato un testimone che ha confermato alle autorità la volontà di sua madre di darla in adozione e figurava il suo indirizzo. Ma le difficoltà non sono finite: infatti l’uomo, una volta ritrovato, non ha saputo dire dove sia ora la mamma di Vidya e le ricerche seguenti si stanno rivelando estremamente difficili. Vidya però era commossa dall’essere stata nei luoghi frequentati dalla sua mamma e, vedendo l’estrema povertà che domina la zona, si è ben resa conto che darla in adozione è stata con ogni probabilità l’unica scelta possibile.