Aeroporto di Ginevra, sciopero prolungato

Lo sciopero del personale dell'aeroporto di Ginevra - che è cominciato alle 4.00 di questo venerdì mattina e avrebbe dovuto concludersi alle 10.00 - proseguirà per tutta la giornata di venerdì e anche sabato. È quanto hanno votato gli scioperanti dopo aver respinto una proposta della direzione, stando a ciò che rende noto il sindacato SSP.

Il voto è stato quasi unanime, ha spiegato il segretario Jamshid Pouranpir. La proposta della direzione, ha spiegato, consisteva in "qualche misura accompagnatoria per addolcire la pillola" della contestata nuova politica salariale.

Il direttore di Genève Aéroport era venuto di persona a presentarla, ma è ripartito sommerso dai fischi.

Non sono ancora note le conseguenze precise di questa decisione sul traffico aereo sull'arco dei due giorni: la comunicazione data alle 7.20 dallo scalo su Twitter parlava di 64 voli soppressi a partire dalle 6.00 del mattino. Un aggiornamento alle 10.15 riferiva invece di una parziale ripresa, con le prime partenze e i primi atterraggi del giorno, in particolare dei voli intercontinentali di United Airlines e Air Canada.

Alla Tribune de Genève, il portavoce dell'aeroporto Ignace Jeannerat ha relativizzato l'impatto della proroga dello sciopero sull'attività di venerdì: se alcuni servizi si astengono ancora dal lavoro, l'AMS che garantisce la circolazione sulla pista ha ripreso l'attività. Questo permette di volare, anche se le operazioni avanzano un po' a rilento, con diversi ritardi. A dipendenza delle decisioni delle compagnie aeree, il numero dei collegamenti cancellati è comunque destinato ad aumentare.

Fino a mezzogiorno erano decollati 17 aerei, 25 si apprestavano a farlo e 14 avevano potuto atterrare. L'insieme della giornata a Cointrin prevedeva 394 movimenti aerei, con quasi 54'000 passeggeri in tutto.

Sabato nel cantone è il primo giorno delle vacanze estive.

Lo sciopero è per certi aspetti storico: è la prima volta in 104 anni di storia che incrocia le braccia il personale dell'aeroporto con un contratto di diritto pubblico (e non i collaboratori esterni, altrettanto essenziali per il funzionamento dello scalo).