Le aggressioni basate sull'orientamento sessuale in futuro saranno registrate in una statistica separata dalla polizia zurighese. Lo ha stabilito mercoledì sera, a stragrande maggioranza, il Legislativo cittadino, aprendo così la strada a una prima in Svizzera.
Secondo le organizzazioni LGBT, gli episodi di violenza verbale e fisica nei confronti di persone omosessuali sono in aumento. Ma oggi è impossibile quantificare il fenomeno, perché a Zurigo, come nelle altre città elvetiche e nei cantoni, manca un registro dei crimini d'odio di questo tipo.
A livello nazionale, già tre anni fa il Consiglio federale aveva esaminato una proposta che era stata però accantonata a causa dell'opposizione di buona parte dei cantoni, convinti che la stesura della statistica creerebbe troppo lavoro alla polizia. L'istituzione di un registro di questo tipo è stata chiesta anche da una mozione approvata a fine settembre dal Consiglio nazionale.