Il contributo all'allargamento dell'Unione Europea ha permesso di finanziare 210 progetti in dieci nazioni dell'Est.
Grazie al cosiddetto miliardo di coesione (in realtà un miliardo e 302 milioni, dato che poi l'UE ha inglobato anche Romania, Bulgaria e Croazia) la Svizzera ha contribuito alla riduzione delle disparità economiche e sociali e ha potuto consolidare i rapporti con i nuovi paesi membri. Lo indicano lunedì la Divisione dello sviluppo e la Segreteria di Stato dell'economia tracciando un positivo bilancio del decennio d'attività. L'operazione è iniziata nel 2008 e s'è chiusa questo 14 giugno. In linea di massima, gli obbiettivi sono stati raggiunti e in alcuni casi sono stati superati, fanno sapere i responsabili.
Il 39% dei mezzi messi a disposizione sono serviti per la protezione dell'ambiente, il 27% per sostenere la crescita e offrire condizioni di lavoro più dignitose, il 16% per migliorare la sicurezza sociale, il 9% in favore della protezione delle persone e delle cose e il 7% per promuovere la collaborazione tra istituzioni elvetiche e locali.
ATS/dg