Alain Berset esce di scena

Alain Berset lascia il Consiglio federale. Una decisione che interviene decisamente a sorpresa, e che il diretto interessato ha appena comunicato nel corso di una conferenza stampa indetta a Berna sul mezzogiorno di oggi, mercoledì.

La comunicazione del presidente della Confederazione ha piuttosto spiazzato i giornalisti. Tanto più che, lo scorso 8 giugno, in margine allo Swiss Economic Forum di Interlaken, aveva lasciato intendere di puntare alla riconferma in Governo dopo le Elezioni federali.

Il responsabile del Dipartimento federale dell'interno (DFI) ha invece ora ufficializzato che si ritirerà alla fine dell'anno. Si chiude così una lunga militanza in Consiglio federale: candidato ufficiale del PS alla successione di Micheline Calmy-Rey, il friburghese, oggi 51enne, venne eletto in Governo il 14 dicembre 2011.

Trascorsi 12 anni nell'Esecutivo, "è il momento giusto per lasciare", ha affermato Berset durante la conferenza stampa, aggiungendo di ritenere "di aver raggiunto quanto è possibile" e di aver "dato il massimo". Dopo tre legislature e una trentina di votazioni federali, "ho voglia di fare altro", ha sottolineato.

Sollecitato sul fatto che, nei giorni scorsi, avesse manifestato l'intenzione di continuare, Berset ha smentito in maniera secca."Non ho mai detto questa frase", ha detto, per poi criticare il modo in cui le sue parole erano state riportate dai media.

Berset ha quindi illustrato il campo d'azione del suo dipartimento, rammentando le sfide affrontate: dal dossier del controllo dei costi della salute, fino alla grave crisi imposta dal coronavirus: "Abbiamo subito una pressione enorme... non avrei mai potuto immaginare" un simile impatto, ha affermato, ricordando gli oneri legati alla gestione della pandemia.

In campo sociale il presidente della Confederazione si è felicitato per la riforma dell'AVS, "la prima da quasi 30 anni", citando quindi gli sviluppi conseguiti nell'ambito dell'AI e delle prestazioni complementari.