È ripreso oggi, lunedì, a Bellinzona, il processo al Tribunale penale federale (TPF) nei confronti di Alieu Kosiah, un liberiano sotto accusa per crimini di guerra commessi nella prima guerra civile esplosa nel suo Paese negli anni Novanta.
RG 08.00 del 03.12.20: le spiegazioni di Alain Werner nel servizio di Maria Jannuzzi
RSI Info 03.12.2020, 09:05
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L'uomo, giunto in Svizzera nel 1998, si era rifatto una vita nel canton Vaud, dove venne identificato e arrestato nel novembre del 2014. All'epoca del conflitto comandava in Liberia un gruppo di combattenti. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) gli imputa una ventina di omicidi, nonché uno stupro e atti di tortura e antropofagia.
"Non c'era niente da fare contro quegli uomini armati", ha dichiarato un primo testimone ascoltato stamani, che ha denunciato Kosiah per l'omicidio di sette persone fra cui il fratello nel 1993 e che ha parlato all'insaputa della madre, che teme ritorsioni. Per parte sua Kosiah nega le imputazioni, definendole infondate o attribuendole ad altre fazioni. Diverse altre vittime deporranno nelle prossime tre settimane.