Nuove rivelazioni scomode per Pierre Maudet: il presidente del Consiglio di Stato ginevrino non si sarebbe astenuto su un cambio di piano regolatore che arricchirebbe di molto l'azienda di colui che organizzò il famoso viaggio ad Abu Dhabi, per il quale è sotto inchiesta per accettazione di vantaggi.
Lo rivela la trasmissione "Rundschau" di SRF. Due i documenti che mostrano decisioni sospette: una rapidissima autorizzazione d'esercizio per un locale dove il membro del Governo festeggiò il compleanno con decine di invitati e, soprattutto, un messaggio per trasformare da agricolo in edificabile un pregiato terreno nei pressi dell'aeroporto nell'ambito dell'operazione per la costruzione del nuovo complesso sportivo per il Servette.
Il legame è una società cui viene attribuita sia la proprietà dell'immobile dove si trova il locale, sia un contratto di acquisto già firmato per l'appezzamento vicino all'aeroporto. La società è gestita dall'amico del consigliere di Stato che nel 2015 gli organizzò il viaggio negli Emirati in occasione del gran premio di Formula Uno.
Se il Gran Consiglio approverà il cambio di piano regolatore, il terreno, secondo Rundschau, passerà da un valore di 18 milioni di franchi a diverse centinaia. Pierre Maudet aveva dichiarato di aver sempre agito esclusivamente nell'interesse dei cittadini, anche quando si scusò per non aver raccontato tutta la verità. Nel caso del terreno, il 40enne esponente liberale-radicale sostiene, da un lato, che il suo Dipartimento non ha avuto alcun ruolo e, dall'altro, che tutta l'operazione è stata condotta da privati.