La collaborazione tra inquirenti tedeschi e francesi avrebbe portato le autorità fiscali di Parigi a scoprire altre migliaia di conti in nero aperti presso UBS in Svizzera. L’anticipazione è del settimanale “Le Point” secondo il quale il fisco transalpino è entrato in possesso di una lista di 38'000 relazioni bancarie con depositi totali di diversi miliardi di franchi.
Il materiale, riferito al biennio 2007-2008, sarebbe frutto di una perquisizione effettuata dagli inquirenti germanici presso una sede UBS. La metà dei conti riguarderebbe depositi sotto i 1'000 euro. All’incirca 20'000 sono invece molto più consistenti (uno riguarderebbe una cifra attorno ai 60 milioni). Solo per il 2008 si parla di circa 13 miliardi nascosti al fisco.
Da tempo gli inquirenti stanno cercando di provare che UBS ha organizzato un sistema di evasione fiscale per la sua clientela francese. La banca è accusata di riciclaggio aggravato da frode fiscale per il periodo 2004-2012. “Dal 2014 non ci sono più conti irregolari presso UBS Svizzera. Tutti i nomi sono pertanto teoricamente noti al fisco” si è difeso Jean-Frédéric De Leusse, presidente di UBS France, citato dal quotidiano “Le Parisien”.
Sergio Ermotti: la stampa francese strumentalizza
Dichiarandosi assolutamente tranquillo, di fronte alle rivelazioni che giungono dalla Francia l'amministratore delegatoi della banca Sergio Ermotti ai microfoni RSI ha affermato: "La stampa francese usa e strumentalizza questa situazioni per deviare l'attenzione da altri problemi".
Diem
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