La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha bocciato il ricorso di due genitori musulmani di Basilea che avevano rifiutato di lasciar partecipare le figlie alle lezioni obbligatorie miste di nuoto, impartite agli scolari delle elementari. La Corte ritiene che le autorità basilesi non abbiano violato la libertà di coscienza e di religione, infliggendo ai genitori una multa di 1'400 franchi.
Nella sentenza pubblicata martedì, la Corte internazionale afferma che "Le autorità cantonali non hanno oltrepassato il margine di apprezzamento considerabile di cui godono" in questo ambito. Secondo i giudici di Strasburgo, questo margine consentiva loro di "far primeggiare l'obbligo per i bambini di seguire integralmente la scolarità e il successo della loro integrazione sull'interesse privato dei genitori di vedere le loro figlie dispensate dai corsi di nuoto misti per motivi religiosi".
I due genitori, di origine turca ma naturalizzati svizzeri, si erano visti bocciare il loro ricorso nel marzo 2012 dal Tribunale federale, che aveva confermato la sanzione inflitta dalle autorità basilesi nel luglio 2010 e approvata dal Tribunale amministrativo cantonale nell'agosto 2011.
ATS/bin
Dal TG12.30:
PP 12.00 del 10.1.2017 Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 10.01.2017, 13:01
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