"Posso assicurare che, da parte della nostra ambasciata (e del suo entourage), non viene esercitata alcuna attività di spionaggio politico". Lo ha dichiarato l'ambasciatore turco in Svizzera, Ilhan Saygili. Il diplomatico ha risposto così alle accuse di un presunto controllo, esercitato da Ankara, sulla parte di comunità turca residente in Svizzera che critica il Governo Erdogan. Il presunto spionaggio è oggetto d'inchiesta del Ministero pubblico della Confederazione.
"Non abbiamo spiato nessuno ma siamo sempre disposti a collaborare con la giustizia", ha sottolineato il diplomatico in un'intervista che andrà in onda stasera (mercoledì) alla trasmissione tv "Rundschau". La sua presa di posizione, è stata anticipata dalla stessa SRF. Berna aveva parlato di "indizi concreti" ma l'ambasciatore sottolinea: "Dovessero esserci delle prove, offriamo in ogni momento la nostra collaborazione".
Saygili, in carica da qualche mese, respinge inoltre le critiche sulla situazione in Turchia e non manca di riservare una stoccata alla stampa svizzera: "Sulla situazione in Turchia, qui (nella Confederazione n.d.r.) si riferisce sempre e solo in modo unilaterale". Diversi, gli argomenti, trattati nell'intervista, fra cui la posizione dell'ex vice Ambasciatore Volkan Karagöz (che ha chiesto asilo in Svizzera): "ricopriva la funzione di consigliere ed è stato sospeso con ritiro dei suoi incarichi - conferma Saygili, ricordando il fallito golpe del luglio scorso -. Se non è colpevole di nulla, avrebbe potuto recarsi in Turchia e provare la sua innocenza".
RG/Red. MM
PP 12.00 del 12.4.2017 Il servizio di Gian Paolo Driussi
RSI Info 12.04.2017, 14:12
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