La Catena della Solidarietà lancia un nuovo appello alle donazioni per l’Ucraina. La fondazione svizzera mette in evidenza che “la popolazione è allo stremo delle forze” e che l’80% dei doni ricevuti dal 2022 è già stato utilizzato, il che richiede nuovi fondi per garantire un aiuto a lungo termine.
Ad oggi, la Catena della Solidarietà ha raccolto 137,3 milioni di franchi in Svizzera per aiutare le vittime della guerra in Ucraina, ovvero il secondo importo più grande della sua storia. Il denaro è stato utilizzato in particolare per riparare infrastrutture e abitazioni e per facilitare l’accesso all’assistenza sanitaria attraverso 134 progetti umanitari con ONG partner.
La fondazione rinnova quindi il suo appello alla solidarietà in un momento in cui “i finanziamenti internazionali per l’aiuto umanitario vengono drasticamente ridotti”, si legge in una nota odierna. “I bisogni rimangono immensi”, osserva la direttrice Miren Bengoa, citata nel comunicato.
Più di 14,6 milioni di persone necessitano di aiuti umanitari e le infrastrutture sono in rovina. L’accesso all’acqua e all’elettricità, alle abitazioni e alle cure mediche rimane una sfida quotidiana per milioni di civili, viene precisato nel comunicato. “L’urgenza attuale è quella di intervenire nelle regioni più esposte alla violenza, nell’est del Paese e nelle regioni che ospitano gli sfollati. Senza un ulteriore sostegno finanziario, questi sforzi potrebbero essere interrotti già l’anno prossimo”, ha avvertito la Catena della Solidarietà.
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Scontro Trump Zelensky
Telegiornale 19.02.2025, 20:00