Il Consiglio federale deve aver modo di fare eccezioni alle regole sulle esportazioni di armi quando lo richiedono interessi essenziali di politica estera o di sicurezza. Mercoledì ha presentato al Parlamento il suo messaggio sulla riforma della legge sul materiale bellico.
Il progetto, che è il risultato di una richiesta del campo borghese, conferisce al Governo un potere derogatorio di durata limitata, consentendogli di deviare eccezionalmente dai criteri di autorizzazione per gli affari con l’estero, secondo un comunicato stampa.
Il Consiglio federale ha dichiarato che ciò contribuirà a mantenere la capacità industriale della Svizzera in linea con le sue esigenze di difesa e continuerà a rispettare gli obblighi internazionali della Svizzera, in particolare la legge sulla neutralità. Le esportazioni verso Paesi che violano gravemente e sistematicamente i diritti umani non saranno consentite.
Nel processo di consultazione il progetto è stato accolto dalla maggioranza, scrive il Consiglio federale. Tuttavia, le posizioni degli oppositori e dei sostenitori dell’emendamento erano diametralmente opposte. Il Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSoA) ha già minacciato di lanciare un referendum.