Svizzera

Export di armi, più margine di manovra al Governo

In consultazione una modifica di legge che introdurrebbe una facoltà di deroga, ma senza violare la neutralità nei conflitti armati

  • 15 maggio, 10:38
  • 15 maggio, 14:10
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Lavori di manutenzione su un carro armato alla RUAG

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Di: pon

Il Consiglio federale deve disporre di un maggiore margine di manovra nelle esportazioni di armamento e poter derogare ai criteri di autorizzazione previsti dalla legge sul materiale bellico. È quanto prevede una modifica di legge che il Governo ha messo in consultazione mercoledì e fino al 4 settembre, dando seguito a una mozione del maggio del 2023.

In presenza di eventi straordinari e se lo impone la salvaguardia degli interessi di politica estera o di sicurezza del Paese, l’Esecutivo potrebbe quindi consentire - per esempio - di mantenere determinate esportazioni di componenti e di assemblaggi nel quadro di collaborazioni industriali tra aziende fornitrici svizzere e imprese d’armamento di Stati partner improvvisamente coinvolti in un conflitto armato. Verrebbero così garantiti, per esempio, gli affari di compensazione legati all’acquisto di beni di armamento per la difesa nazionale.

Gli obblighi internazionali della Confederazione e i principi della sua politica estera dovrebbero tuttavia essere ancora rispettati: la facoltà di deroga non potrà né essere applicata alle esportazioni di materiale bellico che violano il diritto della neutralità in un contesto di conflitto armato internazionale né essere utilizzata per autorizzare esportazioni verso Paesi che violano in modo grave e sistematico i diritti umani.

Notiziario

Notiziario 15.05.2024, 11:00

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