La situazione finanziaria delle aziende elettriche è tutt’altro che disastrosa, come rileva venerdì uno studio commissionato dall’Ufficio federale dell'energia e della Commissione federale dell'energia elettrica. Fanno eccezione Alpiq e Axpo.
Il fatturato di queste due realtà, infatti, si è quasi dimezzato tra il 2007 e il 2016, periodo considerato dall’analisi, con perdite nette dal 2011. La quota di capitale di terzi è inoltre passata dal 24% al 49%. Le altre aziende, invece, hanno registrato uno sviluppo positivo del fatturato. Malgrado un utile netto mediamente in calo, salvo per le aziende di approvvigionamento di piccole dimensioni, non vi è stata un’evoluzione negativa.
I canoni d'acqua sono aumentati quasi del 40%, in gran parte a favore di Vallese e di Grigioni.
La ricerca -che si basa sulle informazioni pubbliche disponibili relative a un campione di aziende- è stata presentata a una settimana di distanza dall’annuncio della consigliera federale Doris Leuthard, di rinunciare alla riduzione temporanea dei canoni d'acqua per garantire la sopravvivenza delle centrali idroelettriche.
ATS/sulma