Il consigliere nazionale e municipale di Ginevra Guillaume Barazzone, sotto i riflettori per le elevate spese fatturate alla città, lascerà il Consiglio nazionale alla fine della legislatura e non si ripresenterà alle elezioni per l'Esecutivo cittadino nel 2020.
L'esponente del PPD è stato spinto a prendere questa decisione a seguito dello scandalo delle spese allegre dei municipali. Da una verifica effettuata dalla Corte dei conti è infatti emerso che i cinque membri dell'Esecutivo ginevrino hanno usato i soldi dei contribuenti per spese non legate alla loro funzione.
Barazzone - già nel mirino del Ministero pubblico nell'ambito di un procedimento per accettazione di vantaggi legato a un viaggio ad Abu Dhabi nel 2017 - è risultato il più "spendaccione": per lo scorso anno 42'000 franchi di spese, di cui oltre 17'000 franchi di costi di telefonia mobile e circa 3'000 franchi in taxi, in parte in piena notte e verso indirizzi privati.
ats/joe.p.