Il Partito socialista, per merito di Kathrin Schweizer, s'è ripreso il seggio perso nel 2015 nell'Esecutivo di Basilea Campagna. La municipale di Muttenz sostituirà la liberal-radicale Sabine Pegoraro, unico membro del Consiglio di Stato a non essersi ripresentato.
Gli altri quattro -ovvero, in ordine di preferenze ottenute, il popolar-democratico Anton Lauber (finanze), il verde Isaac Reber (sicurezza), la liberal-radicale Monica Gschwind (educazione pubblica) e il democentrista Thomas Weber (economia e sanità)- torneranno nella stanza dei bottoni. Concordanza ristabilita, affermano gli osservatori.
La partecipazione è stata del 34,14%.
Pure a Liestal c'è più verde
Anche nel Gran Consiglio di Basilea Campagna muteranno gli equilibri con i democentristi che scendono a 21 seggi (-7), perdendo il primato a favore dei socialisti (22, +1). Il Partito liberal-radicale mantiene invece i suoi 17, come nella legislatura appena conclusa, ad immagine del Partito popolar-democratico con i suoi 8.
L'avanzata più consistente è dunque quella dei Verdi, ormai quarti per forza numerica con 14 mandati (+6). I Verdi liberali restano per contro a 3 come a 4 rimangono gli evangelici.
Esce momentaneamente di scena il Partito borghese democratico (-1), sostituito da Die Mitte, per la prima volta nel Legislativo cantonale.
ATS/dg