La Confederazione sarà chiamata a ridurre le proprie spese, fra il 2017 e il 2019, nella misura di un miliardo di franchi all'anno. È quanto implica il piano di stabilizzazione approvato dal Consiglio federale e posto giovedì in consultazione fino al prossimo 18 marzo.
Il programma del Governo contempla l'adozione di 25 misure, con conseguenze per tutti i settori e anche per il personale federale, fatta eccezione per il corpo delle Guardie di confine.
Fra le varie voci, nell'ambito della formazione e della ricerca le economie saranno di 152,3 milioni di franchi nel 2017, di 188,6 nell'anno successivo e di oltre 241 milioni nel 2019. Tagli per quasi 243 milioni concerneranno invece la difesa. Ridotte anche le spese nell'amministrazione, con decurtazioni che nel 2017 saranno equivalenti a quasi 108 milioni di franchi.
Costernazione dei sindacati
Le organizzazioni sindacali si dicono costernate per le misure annunciate dall'Esecutivo. L'USS denuncia uno "smantellamento ai danni dei cittadini", con la conseguenza di dover pagare più tasse e avere meno prestazioni. Secondo quindi Travail.Suisse, lo stato delle finanze federali non motiva in alcun modo le economie previste.
ATS/ARi
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