La Svizzera ha deciso di inviare una nuova ambasciatrice in Bielorussia per tutelare meglio i propri interessi nella regione. Si tratta di Christine Honegger Zolotukhin, che assumerà l’incarico nel corso del mese di febbraio.
Una mossa criticata da alcune organizzazioni di difesa dei diritti umani, che la vedono come un riconoscimento del controverso presidente Alexander Lukashenko.
Ignazio Cassis ha però sottolineato che la Svizzera riconosce gli Stati e non i Governi e l'incontro con l’ambasciatrice non è quindi per Berna un atto di riconoscimento del presidente. Inoltre, la diplomatica avrebbe la possibilità di sollevare proprio le questioni di sicurezza e diritti umani nel Paese.
Sciopero della fame a Minsk
Nello stesso giorno dell’annuncio della nomina, si è venuto a sapere di uno sciopero della fame della svizzera bielorussa arrestata nel 2020 a Minsk mentre partecipava a una manifestazione contro Lukashenko e condannata a due anni e mezzo di carcere. La donna ha smesso di nutrirsi per protestare contro le condizioni di detenzione diventate insopportabili.