Diversi tipi di bisfenoli sono stati rilevati nelle urine di bambini svizzeri di età compresa tra i 6 mesi e i tre anni. Lo studio è stato condotto da un laboratorio specializzato di Losanna, in collaborazione con il Dipartimento di tossicologia e farmacologia dell’Università di Losanna. I risultati sono stati resi noti questa sera dalla trasmissione RSI Patti Chiari.
Sono state analizzate le urine di 108 bambini svizzeri provenienti da tre Cantoni: Vaud, Friburgo e Ticino. Il 47% dei campioni contiene tracce di bisfenoli. Il 7% presenta tracce di bisfenolo A, classificato dall’Agenzia europea per le sostanze chimiche come estremamente pericoloso.
I bimbi presentano anche tracce di ftalati. Queste sostanze appartengono alla categoria dei perturbatori endocrini, si trovano in molti oggetti del quotidiano, soprattutto nelle plastiche. Possono interferire con lo sviluppo ormonale. Alcune sono state vietate, per altre esistono restrizioni, ma sono ancora presenti nel corpo dei bambini.
Su questi risultati ha preso posizione il Direttore esecutivo dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche Bjorn Hansen. In un’intervista esclusiva a Patti Chiari, Hansen ammette che ci sono ancora troppe lacune nel controllo delle sostanze chimiche pericolose. Lo studio, ancora in corso, è una prima svizzera ed europea per numero di bambini testati, per età dei bimbi e per numero di sostanze cercate. Nelle urine dei bimbi verranno cercati anche diversi pesticidi, come ad esempio il glifosato.