L’UDC torna su uno dei suoi cavalli di battaglia scagliandosi contro l’Accordo quadro istituzionale che potrebbe legare la Svizzera all’Unione europea. L’ex consigliere federale Christoph Blocher, con molti dei membri del comitato “No all’adesione strisciante all’UE” ha stigmatizzato, venerdì, la strategia del Consiglio federale.
Secondo il leader democentrista la conclusione dell’Accordo non sarebbe che una formalità; e le Camere federali non esiteranno ad approvarlo. Blocher ha quindi deciso di lanciare una campagna contraria al progetto definito “disastroso, pericoloso per i Bilaterali, che mette la Svizzera sotto tutela ostacolando la democrazia diretta elvetica”. “Il popolo non avrà più voce in capitolo e in caso di controversie le decisioni saranno prese dalle corti europee” ha aggiunto il presidente UDC Albert Rösti.
L’Accordo, se ne parla dal 2008, definirebbe le regole per la partecipazione della Svizzera ad alcuni settori del mercato interno UE. Bruxelles è restia a firmare altre intese bilaterali con Berna o, secondo alcuni, ad ammorbidire la sua posizione sull’immigrazione, finché l’Accordo quadro non è stato sottoscritto.
ATS/Swing