Svizzera

Bocciata la maxi franchigia

Intervista alla presidente nazionale dei pazienti Susanne Hochuli sulla proposta schock di Philomena Colatrella

  • 16 aprile 2018, 14:29
  • 23 novembre, 01:50
Susanne Hochuli perplessa di fronte alla proposta di Philomena Colatrella

Susanne Hochuli perplessa di fronte alla proposta di Philomena Colatrella

L’aumento a 5-10'000 franchi della franchigia minima della cassa malati caldeggiato dalla direttrice di CSS Philomena Colatrella non è la soluzione ai mali del sistema sanitario elvetico. A sottolinearlo lunedì è la presidente della Fondazione dell'Organizzazione svizzera dei pazienti (OSP) Susanne Hochuli secondo la quale la proposta mette in dubbio il fondamento stesso dell’attuale sistema dell’assicurazione malattia elvetico: la solidarietà tra sani e malati. Intervistata dal Radiogiornale RSI, l'ex consigliera di Stato argoviese, condividendo in parte il ragionamento alla base della proposta che ha scatenato una ridda di discussioni, non nega però che qualcosa debba cambiare anche nell’atteggiamento delle persone che si recano dal medico.

Quanta responsabilità finanziaria deve assumersi un paziente?

L'autoresponsabilità è molto importante, anche tra i pazienti. Ma alzare la franchigia minima è l'approccio sbagliato, perché innanzitutto i pazienti dovrebbero avere i mezzi per poter assumersi più responsabilità. A volte si possono rifiutare delle terapie, o sceglierne altre, non lasciarsi sempre convincere… ma per farlo dobbiamo avere molte competenze, essere in chiaro sulle proprie esigenze sanitarie, e questa è una cosa da imparare.

Quando si va dal medico però di solito il paziente si fida...

Non dico che non bisogna dar fiducia al medico. Ma anche quanto compra un’automobile chiede più offerte, più opinioni, e si chiede che tipo di veicolo ha veramente bisogno.

Secondo la direttrice della CSS, che ha lanciato la provocazione, con una franchigia a 10'000 franchi si risparmiano 170 franchi al mese sui premi, non è poco!

Se l'assicurato mette effettivamente da parte questi soldi quando è sano, effettivamente già dopo 4-5 anni può mettere da parte un importo di 10'000 franchi in caso di necessità. Però mi chiedo come fanno quelli con più patologie, o con malattie croniche che richiedono terapie su più anni. In generale mi sembra che qui viene messo in dubbio lo scopo dell'assicurazione malattia, cioè la solidarietà tra sani e ammalati.

Lei difende gli interessi dei pazienti… crede che tocchi ai medici e alle casse malati fare di più per contenere i costi della sanità?

Tutti devono assumersi più responsabilità. Anche i pazienti, sia quelli sani che quelli ammalati. Però - come detto - per farlo ci vogliono competenze, che attualmente la gente non ha a sufficienza.

Diem/RG


03:04

La franchigia che fa discutere

Il Quotidiano 16.04.2018, 21:00

00:32

PP 12.00 del 16.04.2018 L'intervista di Alan Crameri a Susanne Hochuli

RSI Info 16.04.2018, 13:30

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