Rischia di diventare infuocato il dibattito politico in Svizzera, dopo l'annuncio del Consiglio federale di voler consentire la vendita di armi in Paesi coinvolti in un conflitto interno, leggi guerra civile.
Bombe a mano fabbricate dalla Ruag sarebbero infatti finite nelle mani dell'IS in Siria, scrive domenica il "SonntagsBlick" mostrando alcune fotografie delle armi sotto accusa.
Per l'azienda elvetica, di proprietà della Confederazione, tali granate potrebbero far parte di un fornitura agli Emirati Arabi Uniti (EAU) nel 2003/04, fornitura poi dirottata verso la Siria in violazione delle norme contrattuali.
Stando alle ricerche del giornale, le granate in questione sarebbero state sottratte all'IS dal gruppo islamista Haiat Tahrir al-Scham (HTS, o al-Qaeda in Siria) a Nayrab, un villaggio situato nella provincia di Idlib, uno degli ultimi bastioni del sedicente Stato islamico.
ats/joe.p.