Come ogni anno, la federazione sindacale Travail.Suisse ha avviato il dibattito pubblico sulle rivendicazioni salariali per il 2025, chiedendo aumenti in busta paga fino al 4%. Tuttavia, queste richieste sembrano andare ben oltre quanto le aziende sono disposte a concedere, con un particolare scontro già in corso nel settore alberghiero e della ristorazione, dove le trattative si sono concluse senza accordo. La questione sarà ora sottoposta al tribunale arbitrale.
Roger Lang, del sindacato Hotel & Gastro, sottolinea che: “Il 2023 è stato un anno record per il settore e per il 2024 le prospettive sono simili”. Si chiede quindi: “Se non è questo il momento per aumentare i salari reali... quando?”. Il sindacato evidenzia inoltre che il salario minimo di 3’660 franchi su 13 mensilità percepito da molti impiegati è troppo basso.
Dall’altra parte, Beat Imhof, presidente di Gastro Suisse, riconosce che il fatturato dell’ultimo anno è stato positivo per il settore, ma sottolinea che i costi di gestione, come l’energia e l’inflazione, hanno eroso i profitti, aggiungendo: “L’ammontare del salario minimo non è determinante e, per molti collaboratori, non è la cifra che si riceve in busta paga”. Egli afferma inoltre che, in risposta alla carenza di manodopera, i salari sono comunque aumentati.
Questo però è proprio uno dei punti su cui si fonda la critica di Hotel & Gastro: “I datori di lavoro da una parte si sfregano le mani cercando manodopera e creando posti di lavoro che portano a risultati record, mentre dall’altra parte non sono disposti ad aumentare tutte le paghe per portarle a un livello accettabile” afferma ancora Roger Lang. Critiche che sempre Beat Imhof rispedisce al mittente.
Le posizioni sembrano così inconciliabili e la questione, come anticipato, si sposterà al tribunale arbitrale.

Salari e potere d'acquisto: Travail Suisse apre il dibattito
SEIDISERA 19.08.2024, 18:25
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