Il Venezuela ha presentato lunedì una protesta formale nei confronti della Svizzera per le sanzioni, in particolare il divieto di entrata e transito su territorio elvetico, imposte il 28 marzo dalla Confederazione a sette alti rappresentanti di Caracas. Fra questi figurano il ministro dell'interno Nestor Riverol, il presidente della Corte suprema Maikel Moreno e quello dell'Assemblea nazionale Diosdado Cabello, considerato la seconda persona più potente dopo il capo dello Stato Nicolas Maduro.
Decise da un paese "storicamente neutrale", queste misure non sono tali "da generare le condizioni per un dialogo" e "rinforzano le posizioni estremiste che ricercano soluzioni violente", secondo il capo della diplomazia venezuelana Jorge Arreaza, che ha trasmesso una nota all'incaricato di affari svizzero a Caracas.
Allineandosi a quanto stabilito dall'Unione Europea, Berna aveva pure decretato un embargo sugli equipaggiamenti militari e su qualsiasi bene che possa servire alla repressione dell'opposizione.
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