Il freno alle case di vacanza, introdotto dalla Lex Weber approvata nel 2012, avrebbe dovuto tradursi in un aumento dei prezzi dell’immobiliare nelle zone più turistiche della Svizzera. In realtà negli ultimi tre anni l’effetto globale è stato contrario.
La variazione dei prezzi degli immobili nelle varie regioni
Il calo dei prezzi per quanto riguarda gli appartamenti ha toccato soprattutto le principali località dei Grigioni e del Vallese dove, in alcuni distretti, si è avuta una flessione di oltre il 20%. Non così invece in Ticino (più il Moesano) e Uri. Un po’ perché il Luganese e la zona di Andermatt fanno da traino all’intero settore. Un po’ per l’effetto delle attese legate alle nuove trasversali ferroviarie, come successo a Briga e nella Kandertal.
La situazione è stata fotografata dal Tages Anzeiger sulla base dei dati della Wüest & Partner. La tendenza inattesa si spiegherebbe con la corsa alla costruzione che ha preceduto l’entrata in vigore dell’ordinanza sulle abitazioni secondarie. Inoltre, dal gennaio 2015, il rafforzamento del franco ha scoraggiato gli acquisti da parte di stranieri.
Diem