La commissione della gestione del Gran Consiglio ginevrino, che ha reso noto il suo punto di vista lunedì, ritiene che l'Esecutivo cantonale non intenda adottare tutte le misure necessarie per evitare il ripetersi di un "caso Adeline", la socioterapista brutalmente assassinata da un detenuto nel 2013.
Il parere dei deputati riguarda il rapporto del Governo, testo di cui ora viene chiesto il rinvio al mittente, sulle raccomandazioni proposte dalla commissione parlamentare d'inchiesta creata ad hoc.
Il problema principale è lo stralcio della socioterapia dalla nuova offerta, ritenuta invece un elemento importante per favorire il reinserimento dei carcerati di lunga data. Preoccupazione è però anche espressa per il funzionamento del nuovo stabilimento penitenziario destinato ai criminali pericolosi che soffrono di turbe psichiche: si tratta d'una prigione-ospedale o di un ospedale-prigione? ci si chiede, interrogandosi per altro pure sul livello di formazione del personale.