"Ci sono casi, purtroppo, ancora più gravi di questo": l'ex procuratore e presidente di Marche Blanche Paolo Bernasconi ne è convinto, dopo la sentenza nei confronti dell'assassino di Adeline, che ha risparmiato all'uomo l'internamento a vita.
"La decisione e la pesante responsabilità alla fine è sempre del giudice, ma la legge prevede che il tribunale, in una materia specialistica come questa, si fondi su perizie. E in questo caso ce ne erano due", afferma. Pure nel caso della massima sanzione, inoltre, "uno spiraglio resta aperto", spiega l'ex magistrato in un'intervista al radiogiornale.
Nessuno può dunque venire condannato sulla base della misura votata dal popolo nel 2004? Per Bernasconi "non è assolutamente così. Anche se i casi sono rari, in 20 anni di magistratura penale ho visto situazioni in cui la corte, su indicazioni degli esperti, ha dovuto concludere per l'irrecuperabilità".
RG/pon