Il Tribunale federale, confermando la gravità dei fatti, ha riconosciuto la fondatezza del ricorso inoltrato da un trafficante di droga, insorto per aver trascorso 136 giorni a Champ-Dollon in condizioni di detenzione non rispettosa della convenzione europea dei diritti umani. Nella sua sentenza, il cui tenore è stato pubblicato martedì, la Corte suprema chiede quindi alla giustizia ginevrina di riesaminare il caso e di considerare anche una riduzione della pena.
Condannato a quattro anni di carcere, l'uomo ha passato la prima notte nel discusso e affollato penitenziario con altri due prigionieri in una cella di 10 m2 per poi essere trasferito in locali che comunque non gli garantivano lo spazio vitale.
Non è la prima volta che i giudici losannesi constatano mancanze del genere in quell'istituto. L'ultimo episodio analogo risale ad appena cinque mesi fa, quando la protesta di due persone costrette a vivere in meno di 4 m2 a testa era stata accolta. La situazione dovrebbe comunque migliorare con la realizzazione, in corso e appena conclusa, di nuove ali e altri stabili.
ATS/dg