“Se il controprogetto all'iniziativa popolare sui ghiacciai dovesse entrare in vigore, in futuro sarebbe possibile circolare solo con automobili elettriche: benzina e diesel, nonché nafta e gas, verrebbero a poco a poco vietati”. È quanto sostiene l’Unione democratica di centro, UDC, che ha ufficialmente lanciato oggi, martedì, a Berna il referendum annunciato da qualche giorno, per combattere la legge varata dalle Camere federali, che si propone di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050.
Nella “Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima”, approvata dal Parlamento durante la scorsa sessione autunnale, è confluito il controprogetto all’iniziativa popolare “per i ghiacciai” (nel frattempo ritirata, ndr.); la legge prevede di raggiungere la neutralità climatica mediante il risanamento energetico degli edifici (2 miliardi per la sostituzione di impianti di riscaldamento con carburanti fossili e la promozione dell'efficienza energetica degli edifici) e il sostegno al settore industriale (1,2 miliardi spalmati su sei anni per la riduzione delle emissioni del 90% entro il 2050.). Contrariamente all'iniziativa, la controproposta non cita esplicitamente alcun divieto di vettori energetici fossili e prende in considerazione la situazione particolare delle regioni periferiche e di montagna.
Nuova legge sul CO2 e crisi energetica
Telegiornale 16.09.2022, 22:00
Radiogiornale delle 12.30 del 05.10.2022: il servizio di Mattia Serena
RSI Info 05.10.2022, 15:09
UDC critica già in aula
Già in aula l’UDC si era battuta contro il sostegno al risanamento degli edifici, sostenendo che ciò avrebbe implicato un aumento del consumo di elettricità nel bel mezzo di una crisi energetica, col rischio di blackout. Un argomento ripreso oggi davanti ai media. Il partito ha ora tempo fino al 19 di gennaio per racimolare le 50'000 firme necessarie alla riuscita del referendum.
Dietro una legge dal titolo apparentemente innocuo, si cela il divieto dei vettori energetici fossili, l'unico modo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, ha dichiarato davanti ai media Michael Graber. Inoltre, stando al consigliere nazionale vallesano tutti questi sforzi non faranno indietreggiare neanche di un centimetro il ritiro dei ghiacciai.
I ghiacciai ticinesi possono sparire in 5-10 anni
Il Quotidiano 07.10.2022, 21:00
"Risposte sbagliate nel mezzo della crisi energetica"
Per Graber, la decarbonizzazione perseguita dal controprogetto non tiene conto dell'incremento della popolazione: il consumo di corrente elettrica è destinato a raddoppiare nei prossimi anni. "Tutto ciò - ha aggiunto - ci viene proposto proprio nel bel mezzo di una crisi energetica senza precedenti, col Consiglio federale e i Cantoni che invitano a risparmiare sulla corrente, a rinunciare alle luminarie per le feste oppure a fare la doccia in due, come suggerito dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga".
ATS/Red.MM