Svizzera

Confermata la tendenza ai tre "Sì"

Il secondo sondaggio SSR sulle votazioni federali del 18 giugno rileva anche una chiara polarizzazione verso il "No"

  • 7 giugno 2023, 06:04
  • 13 maggio, 11:44

Notiziario 06.00 del 07.06.2023 - La corrispondenza di Anna Riva

RSI Info 07.06.2023, 06:04

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Di: redMM

La maggioranza del popolo svizzero è ancora a favore dei tre oggetti messi in votazione a livello federale, nonostante vi sia stata una chiara polarizzazione verso il No nel corso delle ultime settimane. Il caso più evidente è quello del progetto sull’imposta minima OCSE, seguito dalla legge Covid-19 e dalla legge sul clima. Lo rivela il secondo sondaggio SSR sulle votazioni federali del prossimo 18 giugno.

Gli esiti generali del secondo sondaggio SSR

Gli esiti generali del secondo sondaggio SSR

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Federali del 18 giugno 2023: panoramica delle intenzioni di voto

Federali del 18 giugno 2023: panoramica delle intenzioni di voto

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Imposizione minima OCSE/G20

Alla fine di maggio, il 73% degli aventi diritto avrebbe votato a favore della modifica costituzionale sull’imposizione speciale dei grandi gruppi d’impresa, mentre il 24% contro. Sebbene la quota dei favorevoli sia diminuita di 11 punti percentuali tra i due sondaggi effettuati dalla SSR e la quota dei contrari sia più che raddoppiata, persiste una netta maggioranza a favore della riforma. Tendenza che si conferma anche nella Svizzera italiana. In effetti, gli stessi intervistati si aspettano verosimilmente che l’imposizione minima OCSE venga accettata dal popolo.

Attuazione progetto OCSE: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

Attuazione progetto OCSE: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

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Gli argomenti a favore del primo oggetto in votazione il prossimo 18 giugno incassano il sostegno di circa l’80% degli intervistati. La riforma viene considerata equa dal 77% degli interpellati, in quanto si rivolge solo a gruppi di imprese attive a livello internazionale e non a imprese più piccole e garantirebbe alla Svizzera un gettito fiscale maggiore, pur mantenendo una piazza economica attrattiva.

Il più forte degli argomenti contrari alla riforma rimane ancora il problema della distribuzione dei fondi: per una maggioranza del 53% c’è il rischio che un piccolo numero di cantoni fiscalmente attraenti riceva una parte consistente delle entrate fiscali, il che esacerberebbe la concorrenza fiscale.

Legge sul clima, sull'innovazione e sulla sicurezza energetica

Il secondo oggetto posto in votazione, la legge sul clima elaborata come controprogetto indiretto alla "Iniziativa per i ghiacciai", registra una tendenza più marcata nell’aumento dei contrari (+11 pp). Complessivamente, questo sviluppo ha ridotto il vantaggio dei favorevoli di 9 punti percentuali ma resta comunque una maggioranza del 63% a favore del testo. Durante il primo sondaggio SSR effettuato lo scorso aprile, nella Svizzera italiana si era riscontrata la quota più elevata di opinioni favorevoli (82%). A livello regionale si assiste a una perdita di consensi così come rilevato nel resto del Paese: a poche settimane dal voto i favorevoli sono scesi al 61%.

Legge sul clima: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

Legge sul clima: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

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La formazione di opinioni su questo tema si attesta a un livello avanzato seppur non ancora completo. Per gli esperti dell’istituto di ricerca Gfs.bern questo dipende dal fatto che la fase principale delle campagne a favore e contrarie alla nuova legge siano ancora in pieno svolgimento.

I sostenitori della legge rimangono in una posizione migliore, perché in termini di argomenti hanno convinto una chiara maggioranza della popolazione rispetto agli avversari. Tuttavia, tutti e tre gli argomenti a favore hanno perso consensi nell'ultimo mese (approvvigionamento elettrico sicuro con l'abbandono dell'energia fossile, incentivi e meno dipendenza dalle importazioni di elettricità), mentre quelli contrari hanno guadagnato terreno, ad indicare che l'opposizione alla legge sul clima si è fatta più convincente. L'argomento dei costi è particolarmente convincente tra gli elettori non partitici e quelli vicini all'UDC.

Legge Covid-19

Per quanto riguarda le modifiche alla legge Covid-19, rimangono praticamente invariati i Sì che si attestano al 67% (+1pp), mentre i No crescono di 3 punti percentuali rispetto al precedente rilevamento, ottenendo il 31% delle preferenze degli interpellati. Nella Svizzera italiana si nota un aumento significativo dei contrari.

Legge Covid-19: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

Legge Covid-19: il quadro dei risultati del sondaggio a livello nazionale e regionale

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Alla luce delle due precedenti votazioni (13 giugno 2021: 60,2% Sì / 28 novembre 2021: 62% Sì), dato il continuo vantaggio del Sì e la valutazione degli argomenti, lo scenario più probabile per il voto del 18 giugno 2023 è l'adozione della legge Covid-19.

Il 45% dei cittadini andrà a votare

Secondo il sondaggio condotto a fine maggio, il 45% dei cittadini con diritto di voto intende recarsi alle urne il prossimo 18 giugno, in aumento di 5 punti percentuali rispetto ai dati rilevati a fine aprile. Il dato è in linea con la media del 47% registrata tra il 2011 e il 2022.

Il sondaggio di gfs.bern

I risultati del sondaggio, effettuato fra il 23 e il 31 maggio 2023, sono stati elaborati sulla scorta delle risposte pervenute attraverso interviste telefoniche e sulle pagine appositamente allestite sui portali d'informazione della SSR. Vi hanno partecipato 10'334 persone dalla Svizzera tedesca, 2'011 dalla Svizzera francese e 310 dalla Svizzera italiana. Il margine d'errore statistico, per eccesso o per difetto, è stimato a 2,8 punti percentuali.

Votazioni 18 giugno: verso tre "sì"?

Telegiornale 07.06.2023, 12:30

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