Il Consiglio federale è disposto a versare 300 milioni di franchi a favore di bambini collocati in istituto e in affidamento sino al 1981, molti dei quali hanno subito violenze fisiche o psichiche nel quadro delle misure coercitive a scopo assistenziale.
Il governo ha così deciso oggi, mercoledì, di opporre un controprogetto indiretto all'iniziativa popolare per la riparazione, che chiede di risarcire le vittime con un fondo di 500 milioni di franchi e che ha raccolto 108'709 firme valide sulle 109'660 depositate.
In Svizzera, fino al 1981, decine di migliaia di persone sono state internate sulla base di una decisione amministrativa e non di un tribunale: molte donne sono state sottoposte a sterilizzazione o costrette all'aborto, migliaia di bambini sono stati dati in adozione contro la volontà delle loro madri o collocati in istituti e costretti a lavorare senza remunerazione. Parecchie vittime versano ancora oggi in situazioni di gravi difficoltà finanziarie.
ATS/ludoC.