A trent'anni distanza dal "no" popolare all'adesione allo Spazio economico europeo, 196 personalità svizzere hanno firmato un appello al Consiglio federale, a cui chiedono di chiarire come intende organizzare le future relazioni con l'UE, e questo già prima delle elezioni del prossimo anno.
I contenuti del testo saranno presentati in dettaglio il 6 dicembre a Berna, spiega la Piattaforma Svizzera-Europa in un comunicato di giovedì. I sostenitori dell'iniziativa ritengono che possa essere superato lo stallo attuale, che impedisce da tempo di cogliere opportunità nel commercio e negli ambiti dell'energia, della ricerca, della formazione o dell'ambiente, e che "un buon compromesso potrebbe essere in grado di trovare il sostegno della maggioranza".
Fra i firmatari figurano gli ex consiglieri federali Pascal Couchepin, Joseph Deiss, Ruth Dreifuss, Arnold Koller, Moritz Leuenberger, Doris Leuthard, Ruth Metzler e Samuel Schmid, oltre a rappresentanti del mondo della politica, dell'economia, della religione, della cultura e della scienza, come Eva Herzog, Irène Kälin, Monika Rühl, Christoph Franz, Xavier Koller, Adolf Muschg e Claude Nicollier.
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