La sezione neocastellana del Partito socialista ha inoltrato una denuncia alla procura cantonale condannando i metodi usati per raccogliere firme a favore del referendum attraverso il quale i promotori vorrebbero affossare il congedo paternità. Si tratta di un modo d'agire penalmente perseguibile, a detta della sinistra, che ora chiede di valutare la questione sotto il profilo della frode elettorale e della concorrenza sleale.
Per convincere la gente, gli incaricati, spesso piegando il foglio delle liste così da non poterne leggere l'intestazione, avrebbero dichiarato che la sottoscrizione è pro congedo e non contro.
Fatti simili erano già stati denunciati quando s'era trattato di raccogliere firme per ostacolare l'adozione della norma penale sul razzismo, che mirava a vietare espressamente le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale. "Questa nuova violazione alla democrazia" ha dunque convinto a passare all'azione sul piano legale.