La Svizzera introdurrà un congedo paternità di almeno due settimane. Il Parlamento ha infatti definitivamente approvato ieri, mercoledì, il controprogetto all'Iniziativa popolare che ne chiede invece quattro. I promotori si dicono soddisfatti a metà e decideranno nelle prossime settimane se ritirare la loro iniziativa o se portare i cittadini alle urne.
Dopo gli Stati, a dire sì è stata anche la maggioranza del Consiglio nazionale (contrari quasi tutti i deputati UDC e una parte del PLR), che ha deciso di sostenere il compromesso di 10 giorni di fronte ai 20 chiesti dall’iniziativa popolare di Travail.Suisse.
RG 07.00 del 12.09.2019: da Berna, Mattia Serena
RSI Info 12.09.2019, 11:40
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“Negli ultimi dieci anni ci sono state oltre 30 proposte per un congedo per neopapà, ora finalmente ne è stata accolta una”, commenta ai nostri microfoni Adrian Wüthrich, deputato socialista e presidente dell’organizzazione sindacale. Wüthrich però aggiunge: “Purtroppo non si tratta delle quattro settimane che chiedevamo, solo con quattro settimane ci sono effetti concreti per quanto riguarda la conciliabilità tra lavoro e famiglia".
Il Governo avrebbe preferito continuare a puntare su altre vie: in particolare lo sviluppo di asili nido e dopo-scuola ed era contrario all'idea di un controprogetto. Tuttavia, dato che le due Camere hanno adottato lo stesso progetto, spiega il consigliere federale Alain Berset, “l’Esecutivo lo sosterrà se sarà necessario anche in votazione popolare”.
Ora infatti, tutti attendono di sapere se i promotori dell’iniziativa ritireranno o meno il loro testo. "Ci sono argomenti validi per entrambi gli scenari", ci dice Adrian Wühtrich; il comitato d'iniziativa deciderà il 2 ottobre. Dopo questo primo importante passo sembra però molto probabile che sul congedo paternità si andrà alle urne.