Ha raggiunto i 7,5 miliardi di franchi l'importo complessivo dei valori patrimoniali russi bloccati in Svizzera a seguito dell'aggressione di Mosca contro l'Ucraina. Il dato, aggiornato al 25 novembre 2022, è stato comunicato giovedì dalla Segreteria di Stato dell'economia: i patrimoni congelati a luglio ammontavano a 6,7 miliardi. In sei cantoni sono inoltre stati sequestrati 15 immobili appartenenti a cittadini, imprese o organizzazioni soggette alle sanzioni dell'UE cui il Consiglio federale lo scorso febbraio ha deciso di associarsi.
Congelati patrimoni russi per 7,5 miliardi
Telegiornale 01.12.2022, 13:30
Tra le misure adottate in Svizzera, oltre al divieto di accettare depositi di provenienza russa superiori ai 100'000 franchi a persona, c'era l'obbligo di notificare entro il 3 giugno 2022 alla SECO i depositi già esistenti che oltrepassavano questa cifra. Nel comunicato la Segreteria riferisce di aver ricevuto notifiche concernenti 7'548 relazioni commerciali da parte di 123 persone o enti per un importo di 46,1 miliardi di franchi. Nel quadro dei provvedimenti contro la Bielorussia sono invece pervenute 28 notifiche concernenti 294 relazioni commerciali per un totale di 0,4 miliardi di franchi.
Il divieto relativo ai depositi, e all’obbligo di notifica esclude, oltre agli importi inferiori ai 100'000 franchi, quelli appartenenti a persone fisiche che hanno anche la cittadinanza svizzera o di uno Stato membro dello SEE e le persone titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente. Di conseguenza, ricorda la SECO, "i 46,1 miliardi di franchi di depositi notificati non possono essere equiparati a tutti i fondi provenienti dalla Russia detenuti in Svizzera". Da qui, anche la considerazione che "l’ammontare dei valori patrimoniali bloccati non è uno strumento diretto per misurare l’efficacia delle sanzioni, bensì un semplice dato che rispecchia l’attualità".
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