In vista delle elezioni federali di ottobre, l'UDC spinge per delle congiunzioni di liste a tappeto con il PLR che invece si dimostra al momento più tiepido. L'alleanza si preannuncia tuttavia già più funzionante che 4 anni fa, quando i democentristi persero una decina di seggi a causa delle mancate congiunzioni, create in solamente tre cantoni.
Per il momento l'intesa col PLR è confermata ancora in solo quattro cantoni (Argovia, Giura, Zugo e Zurigo), ma Marco Chiesa, presidente nazionale dell'UDC, professa ottimismo: "Questa dinamica non viene gestita a livello centrale, ma le notizie che mi giungono sono assolutamente confortanti". Di tenore decisamente diverso la posizione di Thierry Burkart, presidente del PLR svizzero: "Gli attacchi dell'UDC nei nostri confronti sono talvolta pretestuosi, quindi è normale porsi delle domande quando il partito chiede congiunzioni di liste, ma allo stesso tempo ci prende di mira duramente".
RG 12.30 del 03.07.23 - La corrispondenza di Gianluca Olgiati sulle congiunzioni
RSI Info 03.07.2023, 15:02
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All'osservazione del liberale argoviese, il democentrista ticinese risponde con pragmatismo: "Senza una congiunzione delle liste è un'evidenza che dei seggi supplementari andrebbero appannaggio delle liste del centro-sinistra. Quindi io mi domando se un partito borghese come l'UDC e un partito borghese come il Partito liberale abbiano interesse in questo scivolamento."
Il primo partito del Paese conta così di riuscire a creare delle congiunzioni di lista ancora in diversi cantoni, soprattutto in Romandia, ma un'alleanza a tutto campo non ci sarà nemmeno nel 2023. In casa PLR si è d'altronde determinati a lasciare libera scelta alle sezioni cantonali, mentre il suo presidente per il futuro intende persino sottoporre nuovamente la proposta di abolire il sistema delle congiunzioni.