La polizia lunedì pomeriggio è intervenuta a Berna per permettere al comitato referendario "No al matrimonio per tutti" di consegnare le firme raccolte affinché la modifica del Codice civile svizzero approvata dal Parlamento sia sottoposta al parere del popolo. Il deposito alla Cancelleria federale delle 59’176 firme certificate (più altre 7'334 non vidimate) raccolte dai promotori del referendum è stato ostacolato da attivisti appartenenti o vicini alla comunità arcobaleno.
Contro-manifestazione: 49 denunce
Gli agenti sono intervenuti ed hanno allontano il gruppo che ha tenuto una contro-manifestazione sulla Bundesterrasse. La polizia cantonale ha denunciato 49 persone per aver violato l'ordinanza Covid 19.
I contrari alla riforma (nata da una iniziativa parlamentare verde liberale del 2013) contestano tanto l'introduzione del matrimonio alle coppie omosessuali tramite una semplice modifica legge (a loro avviso sarebbe necessaria una modifica della Costituzione) quanto la legalizzazione della donazione di sperma per le coppie lesbiche. Il comitato è formato principalmente da esponenti dell'Unione democratica di centro (UDC) e dell'Unione democratica federale (UDF) ma vi figurano anche esponenti del PPD come Marco Romano, uno dei tre ticinesi a farne parte con Marco Chiesa e Piero Marchesi.
La questione sta suscitando un vivace scambio di opinioni a distanza Oltralpe. Opération Libero ha lanciato una petizione a sostegno del matrimonio per tutti che in pochi giorni ha riunito 100'000 firme.
Matrimonio per tutti, sarà referendum
Telegiornale 12.04.2021, 22:00
RG 08.00 del 12.04.2021: il servizio di Alberto Andreani
RSI Info 12.04.2021, 18:47
Contenuto audio