Svizzera

Consiglio di sicurezza, "sarà dura ma fattibile"

Nel 2023 la Svizzera avrà un nuovo importante ruolo nell'ONU - Non mancheranno le pressioni e servirà coraggio

  • 30 dicembre 2022, 17:00
  • 20 novembre, 12:15
02:41

RG 12.30 del 30.12.2022 - Il servizio di Anna Riva

RSI Info 30.12.2022, 14:01

  • Keystone

Dal primo gennaio 2023 e per due anni come noto la Confederazione Svizzera sarà membro non permanente del Consiglio di sicurezza dell'ONU. C'è molta attesa nel mondo diplomatico svizzero per questa nuova possibilità, ma che cosa potrà veramente fare la piccola Svizzera nel più potente organo delle Nazioni Unite?

Secondo Richard Gowan, esperto di ONU presso l'International Crisis Group, "la Svizzera non sarà in grado di risolvere la guerra in Ucraina attraverso le Nazioni Unite. Ma può promuovere l'aiuto umanitario in Paesi come la Siria e l'Afghanistan, che ne hanno un bisogno disperato. La Svizzera è famosa per il suo sostegno all'assistenza umanitaria, e altri membri delle Nazioni Unite vogliono vederla agire di conseguenza all'interno di quest'organo".

Per la Svizzera essere ascoltata e rispettata dagli altri membri del Consiglio non sarà evidente anche perché "i rapporti con la Russia, in particolare, sono molto tesi al momento. Ma abbiamo visto come altri membri del Consiglio, come la Norvegia, siano stati capaci di lavorare dietro le quinte con la Russia, con la Cina e, attraverso questo tipo di lavoro diplomatico, abbiano ottenuto accordi affinché le Nazioni Unite possano continuare a essere attive in realtà come l'Afghanistan". Si tratta della "quiet diplomacy".

"Anche la Russia è disposta a compromessi"

A causa della guerra in Ucraina, il gremio dell'ONU durante il 2022 è apparso molto diviso. Gowan sottolinea però che "su questioni come la Bosnia, la Somalia o Haiti, tutti i membri del Consiglio in realtà vogliono continuare a lavorare insieme. E persino la Russia è disposta a fare compromessi quando si tratta di conflitti, eccezion fatta per l'Ucraina. Il Consiglio desidera ancora continuare ad affrontare i problemi nel mondo, e la Svizzera può contribuire a fare in modo che ciò sia possibile".

Ovviamente sarà però difficile perché sul nostro Paese si concentreranno delle pressioni delle grande potenze. Per l'esperto sarà importante "non avere paura": "Abbiamo visto che Paesi come la Norvegia e l'Irlanda sono stati in grado di guadagnarsi un grande rispetto e ottenere reali risultati nel Consiglio di sicurezza difendendo i loro principi, battendosi per opporsi alla pressione delle grandi potenze. Anche la Svizzera può farlo. È un lavoro duro, serve un po' di coraggio, ma si tratta di un contributo importante e l'obiettivo è mantenere la cooperazione internazionale".

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Consiglio di sicurezza ONU, la diplomazia elvetica si prepara

Telegiornale 20.12.2022, 21:00

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