In tutta la Svizzera è praticamente esaurito l’Estradot, un cerotto che tratta i sintomi della menopausa. “È davvero un problema perché non abbiamo un sostitutivo”, spiega la farmacista ginevrina Michèle Benna ai microfoni della RSI. E manca anche il Temesta, quindi si prova a ordinarlo. “Dicono che sarà disponibile dall’11 febbraio 2024” aggiunge la farmacista, “ma le cose possono cambiare. Spesso c’è un posticipo.”
Antidolorifici, anti-infiammatori, antibiotici: in totale, 788 prodotti non sono disponibili in magazzino. Tra questi, 130 farmaci che sono considerati come vitali. Per il momento, comunque, i clienti della farmacia ginevrina la prendono con filosofia: “Ho avuto delle difficoltà a reperire delle gocce per gli occhi, ma sono andata in un’altra farmacia e le ho trovate”. “Mi fido del mio farmacista: se mi dice che per qualche tempo posso prendere un sostitutivo lo faccio. È già successo tre volte quest’anno.” “Per il momento trovo ancora tutto quello che mi serve: quando ci saranno mancanze, vedremo.”
Le raccomandazioni
L’8 agosto, la direzione generale della sanità ha rivolto delle raccomandazioni per tutto il cantone di Ginevra. Per limitare gli ammanchi, è stata consigliata la vendita di farmaci all’unità, l’importazione di medicamenti dall’estero, l’uso di trattamenti sostitutivi o di preparazioni di farmacia. Alternative che per Pierre Voirol, farmacista capo aggoiungo CHUV devono restare temporanee. “Si introducono terapie che possono essere meno efficaci e quindi c’è un rischio per il personale e per il paziente, se si sceglie un trattamento che non è il migliore possibile”, spiega. Per limitare il rischio di penuria, i professionisti incoraggiano anche i pazienti a riportare in farmacia i medicamenti che non usano più.