Nuove e pesanti accuse di spionaggio sono rivolte oggi al Credit Suisse dalla SonntagsZeitung, secondo la quale l'ex direttore operativo Pierre-Olivier Bouée - licenziato in tronco alla fine dell'anno scorso - avrebbe fatto infiltrare anche il sistema informatico di Greenpece, per spiarne le azioni dimostrative ed evitare che l'organizzazione ecologista riuscisse a disturbare, come accaduto tre anni fa, le assemblee generali degli azionisti.
Le accuse di spionaggio nei confronti di Greenpeace seguono quelle venute a galla prima dello scorso Natale ai danni dell'ex responsabile della gestione patrimoniale di Credit Suisse Iqbal Khan (passato alle dipendenze dell'UBS) e dell'ex responsabile del personale Peter Goerke. Azioni che suscitarono grande scalpore sul piano internazionale per la cultura del sospetto che denunciavano all'interno di un istituto di credito le cui azioni subirono immediatamente un ribasso.
In occasione della seduta del consiglio d'amministrazione della settimana prossima, conclude la SonntagsZeitung, la banca sarà inevitabilmente costretta a fare i conti con le nuove rivelazioni sull'agire di Bouée. Le cui iniziative il CEO di CS Tidjane Thiam ha sempre dichiarato di non avere ordinato e delle quali ha sempre detto di non essere mai stato informato.
Greenpeace spiata dal Credit Suisse
Telegiornale 02.02.2020, 13:30