UDC in crescita, Verdi in perdita di velocità: è questa la tendenza a metà febbraio secondo l'ultimo sondaggio in vista delle elezioni federali di ottobre, commissionato da Tamedia e 20 Minuten e pubblicato lunedì.
Secondo l'inchiesta, realizzata dall'Istituto Leewas, se si fosse votato la scorsa settimana l'UDC avrebbe guadagnato 1,9 punti percentuali raggiungendo una quota di elettori del 27,5% e consolidando il suo status di primo partito del paese. Perdendo 2,1 punti percentuali, i Verdi sarebbero invece scesi all'11,1%.
Tutti gli altri spostamenti misurati rientrano nel margine di errore statistico di +/- 1 punto percentuale, rilevano gli autori del sondaggio. Il PS sarebbe rimasto la seconda forza elettorale con una quota del 16,9% (+0,1). Il PLR sarebbe terzo con il 15,4% (+0,3), seguito dal Centro con il 13,5% (-0,3). Poi verrebbero i Verdi, seguiti dai Verdi Liberali al sesto posto con l'8,5%. Le altre formazioni si dividerebbero il 7,1% restante.
Mutano le preoccupazioni
Gli autori dello studio ritengono che a sostenere l'UDC e penalizzare i Verdi sia un cambiamento del contesto avvenuto dall'ultimo sondaggio, risalente all'agosto 2022: nel frattempo i temi legati ad asilo e migrazione sono diventati più importanti - evocati dal 48% degli intervistati - mentre la questione climatica è stata citata fra le più urgenti solo dal 43%, contro il 56% di sei mesi fa. In testa figurano però sempre i costi della salute (67%) e la previdenza per la vecchiaia (55%, ma in calo di cinque punti). L'approvvigionamento energetico è arrivato per la prima volta al quarto posto, con il 46% delle menzioni.
Il sondaggio è stato condotto dal 15 al 17 febbraio interpellando 27'668 persone provenienti da tutta la Svizzera. L'Istituto Leewas ha ponderato le risposte in base a variabili demografiche, geografiche e politiche in modo che i risultati siano rappresentativi di tutti gli elettori.
Notiziario
Notiziario 27.02.2023, 10:10
SEIDISERA del 15.01.2022 - I Verdi guardano al futuro
RSI Info 15.01.2023, 18:20