Svizzera

Cresce la tratta di esseri umani in Svizzera

Incremento dell’11% nel 2023, con prevalenza di vittime di origine africana e un aumento dello sfruttamento della forza lavoro

  • Oggi, 07:03
  • Oggi, 08:45

RG 07.00 del 30.07.2024: Il servizio di Paola Latorre

RSI Info 30.07.2024, 06:49

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info

La tratta di esseri umani in Svizzera è in aumento, con 197 nuove vittime identificate nel 2023, un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. La Plateforme Traite - che riunisce quattro associazioni impegnate nella consulenza e assistenza alle vittime - ha assistito in totale 488 persone, provenienti da 55 Paesi, con una prevalenza di individui originari di Ungheria, Repubblica Democratica del Congo, Camerun e Somalia.

Resta predominante la quota femminile, ma sale quella maschile

Per l’anno in rassegna, il 56% delle vittime era di origine africana, mentre il 17% proveniva dall’Europa, il 14% dall’America Latina e il 12% dall’Asia. Le donne costituiscono ancora la maggioranza dei casi (75,5%), anche se il numero di uomini coinvolti è in crescita, soprattutto nei settori a prevalenza maschile.

Cresce lo sfruttamento della forza lavoro

Il fenomeno dello sfruttamento lavorativo è in continuo aumentato e nel 2023 ha riguardato il 47% delle nuove segnalazioni, tra cui i soggetti costretti a commettere reati come il furto o il traffico di droga. Tuttavia, queste vittime non sempre ricevono il riconoscimento e la protezione necessari. Le organizzazioni denunciano la difficoltà di perseguire i responsabili dello sfruttamento, che spesso restano impuniti, mentre le vittime rischiano di essere perseguite ed espulse dal Paese per soggiorno illegale e mancanza di un permesso di lavoro. Il Consiglio d’Europa raccomanda di riconoscere tutte le vittime e applicare uniformemente il principio di non punibilità per i reati commessi sotto sfruttamento.

  • Plateforme Traite
  • Consiglio d’Europa

Correlati

Ti potrebbe interessare