Il Forum economico di Davos è anche il luogo dei piccoli paradossi e delle storie personali. Una di queste è quella del consigliere di Stato grigionese Peter Peyer, eletto nel 2017 ed entrato in carica tre settimane fa come direttore del Dipartimento giustizia, sicurezza e sanità. Il politico socialista fino all’anno scorso era un contestatore e ha partecipato più volte alle manifestazioni anti-WEF. Quest’anno Peyer, ex sindacalista, non parteciperà alla manifestazione prevista questo pomeriggio (giovedì) nella località retica. Anche perché quest’anno è membro del comitato WEF del Governo retico e soprattutto è responsabile politico della sicurezza nei Grigioni e dunque dello stesso forum. Il suo auspicio, oggi come già ai tempi delle manifestazioni, è che tutto si svolga senza incidenti e in modo pacifico.
Interpellato dalla RSI ha risposto così: “È un mondo nuovo quello che vedo qui a Davos. È interessante vedere queste persone, le varie iniziative. Ma devo dire non è propriamente il mio mondo. Ho insomma ancora dei sentimenti contrastanti”. Poi ha aggiunto: "Per tutti è chiaro: ho nuovi compiti, una nuova funzione. Qui rappresento le forze di sicurezza, rappresento la polizia. Siamo responsabili della sicurezza degli ospiti del Forum, delle personalità che devono essere protette, ma anche della popolazione”.
Questa sera al Telegiornale delle 20 un servizio sarà dedicato alla manifestazione anti-WEF e al nuovo ruolo di Peter Peyer.
Davide Paggi
C'è chi punta sul clima
A Davos, occhi puntati sul clima. O meglio su due attiviste per il clima. Una è la 16enne Greta Thunberg, l'altra l'85enne Jane Goodall (Godol). Due generazioni diverse ma la stessa passione e la stessa convinzione: i giovani hanno un grande ruolo da giocare per cambiare le cose e salvare il pianeta.
Il Clima al WEF di Davos
Telegiornale 23.01.2019, 21:00