Mano sinistra sulla bandiera e la destra alzata con le tre dita aperte, simboleggianti la Trinità. Nelle loro uniformi multicolori e con le alabarde in primo piano. Così le nuove reclute hanno scandito ad alta voce e con fierezza le parole del giuramento. Una cerimonia suggestiva e senza tempo, quella del solenne giuramento delle Guardie Svizzere.
Come da tradizione, si è svolta in Vaticano nel cortile San Damaso nel giorno di una data storica, quella del 6 maggio, che ricorda l'eroica morte dei 147 soldati elvetici caduti in difesa del Papa nel Sacco di Roma nel 1527. Alla cerimonia era presente anche il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann.
Alcuni momenti del giuramento delle nuove Guardie Svizzere
Non è un mestiere, ma una missione, non un lavoro, ma una vocazione. Il loro motto è audacia e fedeltà. Proprio quella che hanno promesso al Papa le nuove 23 guardie, fra le quali anche due provenienti dal Ticino: si tratta di Andrea Foletti, originario di Massagno, e di Mauro Giovanola, da Collina d'Oro. Nel filmato in apertura di questo servizio, potete vedere le interviste che ci hanno rilasciato in occasione del loro giuramento.
Questo giorno è, probabilmente, il più importante nella vita di una guardia ma anche per gli affetti più cari. Perché quando uno svizzero giura sulla bandiera della Guardia, in armatura e in alta uniforme, giura per la vita.
Alessandro Filippelli/ala NEWS
Dal QUOTIDIANO:
Le guardie del Papa
Il Quotidiano 07.05.2016, 21:00