Il mantenimento di monete e banconote va iscritto nella Costituzione. È quanto prevede il controprogetto diretto, approvato oggi (mercoledì) dal Consiglio nazionale per 185 voti a 6, all’iniziativa popolare “Il denaro contante è libertà”, respinta invece tacitamente.
L’iniziativa, lanciata dal Movimento svizzero per la libertà, chiede di modificare l’articolo 99 della Costituzione federale affinché il denaro contante sia sempre disponibile in quantità sufficiente e che la sostituzione del franco con un’altra moneta sia sottoposta al voto del popolo e dei cantoni.
Il Consiglio federale ha deciso di contrapporre al testo un controprogetto diretto, ossia a livello costituzionale, poiché riconosce l’importanza delle monete e delle banconote per l’economia e la società. L’iniziativa è però considerata poco precisa, da qui l’idea di contrapporre un altro testo che ha raccolto i favori della maggioranza del plenum.
Dai banchi UDC c’è chi avrebbe voluto spingersi più in là e prescrivere che ad esempio negozi e ristoranti o mezzi pubblici debbano accettare di norma il contante quale mezzo di pagamento. La proposta è stata però respinta dalla maggioranza, perché considerata troppo invasiva.
Il controprogetto del Governo prima di essere sottoposto al popolo deve ancora passare dal Consiglio degli Stati.

Iniziativa sul denaro contante, il Nazionale appoggia un controprogetto
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Addio monete e banconote? Sì o no ad un futuro senza più denaro contante come mezzo di pagamento?
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