I cantoni latini, oltre al Ticino altri sei della Romandia, si doteranno di braccialetti elettronici con GPS integrato. Entro fine mese sarà lanciata una gara d'appalto per 250 apparecchi che permetteranno di localizzare geograficamente gli indiziati e i detenuti.
La notizia, pubblicata da “24 heures” e da “La Tribune de Genève”, è confermata dal segretario giurista della Conferenza latina dei capi dei Dipartimenti di giustizia e polizia Jean-Luc Gassmann. L'esperimento sarà pilotato da Vaud. Il cantone romando figura fra i sette cantoni già autorizzati dal Consiglio federale a ricorrere ai braccialetti elettronici per sorvegliare i detenuti agli arresti domiciliari. Il braccialetto elettronico geolocalizzabile sarà sperimentato soltanto nel quadro delle misure sostitutive alla detenzione preventiva e non per l'esecuzione delle pene.
La geolocalizzazione non è attualmente permessa dal Consiglio federale nei cantoni già autorizzati a ricorrere al braccialetto elettronico. Una modifica in questo senso è tuttavia prevista nell'ambito del progetto di riforma del diritto delle sanzioni in esame alle Camere federali.
ATS/Swing