Con un'azione dimostrativa sulla Waisenhausplatz di Berna, martedì i Giovani Verdi hanno dato il "la" ufficialmente alla raccolta delle firme per la loro iniziativa sulla responsabilità ambientale. Senza un piano, da realizzarsi entro dieci anni da un'eventuale "sì" alle urne, il paese andrà incontro a crisi ambientali, come il surriscaldamento climatico e la perdita di biodiversità.
L'iniziativa chiede alla Svizzera di rispettare sei limiti planetari: il surriscaldamento climatico, l'estinzione di massa delle specie, il consumo d'acqua, l'uso del suolo, l'inquinamento atmosferico e le immissioni di azoto e fosforo. In queste sei aree si dovrebbero applicare limiti chiari che siano compatibili con il concetto di limiti planetari. Nel caso del clima, si dovrebbe smettere di emettere gas ad effetto serra, ovvero raggiungere lo zero netto.
I valori limite dovrebbero riguardare l'inquinamento ambientale in Svizzera ma sono applicabili anche per l'importazione di merci e servizi. La maggior parte del nostro impatto ambientale avviene infatti attualmente all'estero mediante l'importazione di cibo, vestiti o materie prime.
La Svizzera, secondo gli iniziativisti, dovrebbe raggiungere questi obiettivi entro dieci anni dall'accettazione dell'iniziativa: va assolutamente evitato il superamento di quei limiti che permettono l'esistenza della vita sulla Terra.