In Svizzera, la piena accessibilità dei trasporti pubblici, che secondo la legge dovrebbe essere raggiunta entro la fine di quest’anno, è ancora lontana: a fine dicembre solo tre stazioni su cinque (60%) e un terzo delle fermate saranno infatti state adattate.
Nonostante alcuni progressi, le aziende di trasporto pubblico, i cantoni, le città e i comuni non sono pronti “a causa della complessità e della portata del compito”, hanno sottolineato oggi a Berna le loro organizzazioni di categoria. La legge federale per le pari opportunità dei disabili (LDis) è entrata in vigore il 1° gennaio del 2004, i proprietari di veicoli e fermate del trasporto pubblico hanno quindi avuto vent’anni di tempo per attuarla.
Nel dettaglio, per quanto riguarda autobus e tram, un terzo delle oltre 23’000 fermate in Svizzera sarà conforme entro la fine del 2023. Quanto alle ferrovie, solo il 60% delle stazioni sarà privo di barriere architettoniche, a beneficio di circa l’80% dei passeggeri.
I motivi di questi ritardi sono molteplici, spesso legati ai finanziamenti. Le aziende di trasporto pubblico, i cantoni, le città e i comuni promettono però che entro il 2024 i disabili potranno trovare soluzioni alternative in tutte le stazioni e le fermate non ancora convertite, ad esempio grazie all’assistenza del personale o ai servizi navetta. I costi di questi ultimi saranno a carico dei proprietari delle fermate. Dal 2024, le persone a mobilità ridotta potranno utilizzare l’orario online per informarsi sull’accessibilità delle fermate e sulle soluzioni alternative o di collegamento offerte.
Notiziario 11.00 del 10.11.2023
Mezzo secolo di lotta alle barriere per Inclusione Andicap
Il Quotidiano 07.05.2023, 19:00