Entro la fine del 2023 le persone con disabilità in Svizzera dovrebbero poter viaggiare senza ostacoli coi trasporti pubblici. Lo prevede infatti la Legge sui disabili e i responsabili dell’attuazione sono le FFS. Ora però l'ufficio federale dei trasporti comunica che sulla rete ferroviaria ci sono ritardi più importanti del previsto.
“Come emerge dall'ultimo rapporto sullo stato dei lavori dell'UFT – si legge in una nota di mercoledì –, a fine 2021 rispettavano le prescrizioni oltre la metà delle stazioni e fermate: nel frattempo sono cioè accessibili autonomamente e senza preavviso da persone con disabilità 928 stazioni su un totale di 1’800, ovvero 20 in più rispetto all’anno precedente. Dei miglioramenti usufruisce circa il 73% di tutti i viaggiatori, considerato che (i lavori, ndr) sono stati realizzati dapprima nelle grandi stazioni. Secondo l'attuale pianificazione delle ferrovie, entro il termine stabilito dalla legge, ovvero fine 2023, saranno ultimati gli adattamenti in altre 166 stazioni, il che porterà all'82 per cento la quota di passeggeri interessati dai miglioramenti”.
Oltre alle note positive, dal rapporto emerge però anche che per 541 stazioni e fermate, gli adeguamenti saranno attuati solo dopo il termine legale di fine 2023. I ritardi sono attribuiti alla mancanza di risorse nella pianificazione e alla carenza di personale, oltre che all'assenza di finestre temporali per i lavori di costruzione.
“Nel perfezionare la pianificazione, le imprese ferroviarie hanno constatato che le ipotesi iniziali erano irrealistiche ed era quindi necessario correggere la calendarizzazione” scrive ancora l’UFT.
Per 134 dei 541 progetti in ritardo (tra cui alcuni anche in Ticino), i lavori potranno perlomeno essere avviati prima della scadenza del termine. Per i restanti progetti l'UFT ha richiesto e ottenuto dalle ferrovie piani di finanziamento e calendari vincolanti, in modo da garantire che non vi saranno ulteriori ritardi. L'UFT esige inoltre che fino alla messa in servizio degli impianti adeguati in ritardo, “le imprese prevedano realizzazioni parziali o misure transitorie, ad esempio l'assistenza da parte del personale”.