Il problema dei clienti che prenotano il soggiorno e non si presentano, tocca anche i gestori delle capanne. Il Club alpino svizzero (CAS) è intenzionato a trovare una soluzione per ovviare agli inconvenienti provocati dagli escursionisti che non si fanno vedere dopo aver riservato il proprio posto. E ciò a causa del diffondersi della tendenza, da parte di taluni, di annunciarsi presso più strutture contemporaneamente per poter decidere all'ultimo minuto verso quale dirigersi.
Dalla radio
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CSI 18.00 del 07.09.2019 Il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 07.09.2019, 20:04
CSI 18.00 del 07.09.2019 Quali soluzioni? Il parere di Giovanni Galli del CAS
RSI Info 07.09.2019, 20:03
Il malandazzo è stato rivelato dalla trasmissione Espresso della SRF che ha pure svelato che il CAS ha creato un gruppo di lavoro per definire nuove condizioni di disdetta che dovrebbero permettere quantomeno di ridurre le difficoltà per i capannari provocate dalla perdita di guadagno.
Dove si trovano le capanne del CAS
Nelle sue 153 capanne, dove attualmente la disdetta è gratuita fino alle 18, potrebbe essere adottato un sistema analogo a quello in vigore negli hotel. Le disdette fino a 48-72 ore prima resterebbero gratuite. Dopodiché potrebbero essere applicate tariffe simili a quelle già in vigore nelle capanne più grandi dove, come nel caso del Monte Rosa, vengono chiesti anche 45 franchi a persona per ogni notte prenotata ma non goduta.
La proposta del CAS sarà trasmessa a tutte le sezioni e votata in assemblea a giugno dell'anno prossimo. I primi cambiamenti potrebbero entrare in vigore già a luglio 2020.